La leggenda narra che nell’antica Asia occidentale la regina di Saba amava così tanto questa noce che chiese, per decreto, che tutti i pistacchi del regno fossero dati a lei e ai membri della sua corte. Infatti, il suo stesso nome, che deriva dal persiano “Pisteh”, significa ricchezza e fortuna. E se agli inizi il pistacchio era legato alle classi alte, oggi questa coltura sta rivivendo il suo splendore e cresce in tutto il mondo.
Da EDYPRO vogliamo rendere omaggio e approfittare di questo post per congratularci con il pistacchio nella sua giornata mondiale (26 febbraio). E lo faremo raccontandovi tutto quello che c’è da sapere sul boom che stiamo vivendo con questa meravigliosa noce.
UN PO’ DI STORIA
La coltivazione del pistacchio risale a tempi antichi. Già Egizi, Greci e Romani consumavano e diffondevano questa prelibatezza. Fu introdotta in Italia dalla Siria nel I secolo e successivamente si diffuse nel resto del bacino del Mediterraneo.
Il pistacchio è stato portato nella nostra penisola dai Romani, si è sviluppato grazie agli Arabi e ci ha salutato nel Medioevo con i Mori. Solo nel 1980 si è assistito alla reintroduzione commerciale di questa coltura in Spagna.
DOVE SI COLTIVANO I PISTACCHI OGGI
Attualmente, i principali Paesi produttori sono l’Iran, gli Stati Uniti (che sono autosufficienti con la loro produzione californiana), la Turchia, la Siria, la Cina e la Grecia. La Germania è il principale importatore mondiale, seguita da Spagna, Francia e Paesi del Medio Oriente.
Concentrandoci sui nostri territori, la Castiglia La Mancia è il leader europeo in termini di produzione e di superficie. Questa regione possiede più dell’82% della superficie di pistacchio in Spagna, con più di 46.000 ettari dei 56.000 esistenti a livello nazionale. Seguono Andalusia, Estremadura e Castiglia e Leon.
Queste cifre sono in costante aumento, infatti si parla di un incremento del 30% nell’ultimo anno, secondo l’Indagine sulle superfici e sulle rese delle colture pubblicata dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione. Tuttavia, nonostante abbiamo superato una produzione nazionale di 7.000 tonnellate, non riusciamo ancora a soddisfare l’elevata domanda attuale.
E a questo punto potreste chiedervi: ma…. Perché c’è così tanta richiesta di questa noce? È così buona? Noi in EDYPRO abbiamo una risposta chiara e la risposta è un sonoro SÌ.
CARATTERISTICHE
- Per cominciare, il pistacchio è il frutto con il più alto livello di potassio che si possa trovare. È molto energetico e nutriente. Aiuta a ridurre i dolori mestruali, regola il colesterolo e lo stress, combatte l’obesità e mantiene una pressione sanguigna ottimale.
- Fa parte della piramide della nostra dieta mediterranea e può essere consumato in diversi modi, ad esempio sotto sale, in pasticceria, sott’olio, in salumeria o come gelato.
- Ma non lo usiamo solo per il consumo, i frutti del pistacchio sono utilizzati anche in cosmetici e prodotti di bellezza grazie alle loro molteplici proprietà e benefici. E ci aiuta anche a creare combustibile grazie al suo legno duro e resistente.
POSSIBILI SVANTAGGI
Nonostante tutti gli aspetti positivi, il pistacchio è uno degli alberi da frutto meno sfruttati e ciò è probabilmente dovuto a:
- Il costo elevato del materiale vegetale
- Utilizzo di tecnologie di produzione di alto livello
- Mancanza di conoscenza ed esperienza delle varietà coltivate.
- Ci vuole molto tempo per dare frutti. Inizia dal quinto anno e raggiunge la piena produzione nel decimo anno.
- Difficoltà di attecchimento degli alberi nelle nuove piantagioni.
D’altra parte, deve essere piantata in luoghi soleggiati per essere meno soggetta all’attacco di parassiti e malattie. Inoltre, sebbene possa sopportare venti forti e secchi, preferisce le brezze leggere per aumentare la percentuale dei suoi frutti. Per quanto riguarda il terreno, sebbene possa crescere in un’ampia gamma, preferisce terreni profondi, ben drenati e sabbiosi. Una buona impollinazione è essenziale per ottenere una produzione elevata e di qualità.
È qui che entra in gioco EDYPRO con prodotti come COUPÉ REGENERACIÓN Plus, ORGANOVITAL PLUS, CUPRO-PLUS MAX, MELASTOP, AMINOPLUS, ALGATRON, ENDOFOSFITO, HYDROCAL, EDYMAG o MAX QUALITY, grazie ai quali i possibili inconvenienti vengono ridotti al minimo, aiutando così i coltivatori di pistacchio a ottenere il massimo performance dalle loro colture.
In questo modo, la “noce felice”, come è conosciuta in molti Paesi, trasmette questa felicità a chi la coltiva e a chi la mangia.