L’azienda di biotecnologie EDYPRO ha presentato in questi giorni i risultati dell’esperienza condotta nella zona di Almeria durante la primavera-estate del 2019 che fa parte del progetto europeo TOMRES. Questa prova sul campo ha dimostrato l’impatto dell’applicazione delle sue soluzioni biotecnologiche nella coltivazione del pomodoro in termini di sviluppo vegetativo, qualità organolettica e morfologica dei frutti, produzione e durata di conservazione post-raccolta degli stessi.
Il progetto europeo TOMRES (co-finanziato dalla Comunità Europea all’interno del programma Horizon 2020), a cui EDYPRO partecipa insieme a 24 enti di ricerca di tutta Europa, mira ad aumentare la tolleranza allo stress idrico e nutrizionale combinato nelle colture di pomodoro e quindi a massimizzare l’efficienza dell’uso di acqua e nutrienti, attraverso la progettazione e la verifica in campo di nuove combinazioni di genotipi e pratiche di gestione delle colture che riducano l’impatto ambientale delle attività agronomiche.
Durante l’8, 9 e 10 ottobre il progetto ha scelto la città scozzese di Dundee per realizzare sessioni scientifiche tra i 25 enti partecipanti e in collaborazione con quelli coinvolti nel progetto europeo SolACE (con un tema simile, ma dedicato alle colture di grano e patate) con l’obiettivo di condividere i risultati tra tutti i ricercatori.
Il progetto SolACE mira ad aiutare l’agricoltura europea ad affrontare alcune delle sue principali sfide, come la crescente variabilità delle precipitazioni e la riduzione dell’uso di fertilizzanti a base di azoto e fosforo per ragioni sia economiche che ecologiche.
E, di fronte a questa situazione, progettare nuove strategie e strumenti (soluzioni) che combinino nuovi genotipi di colture e innovazioni nella gestione dell’agrosistema per migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua e dei nutrienti.
Presentazione dei risultati
All’interno di questo Congresso, i 25 enti che partecipano al progetto TOMRES hanno presentato i risultati di diversi studi condotti in tutta Europa sulla selezione di varietà e portinnesti più resistenti allo stress idrico e nutrizionale, oltre a una selezione di strategie di gestione delle colture biologiche per ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole.
In questi giorni è stato anche possibile presentare i risultati in termini di miglioramento della resistenza allo stress idrico e nutrizionale dall’uso di biostimolanti.
E in questo senso, il Direttore Marketing di EDYPRO, Arina Vovk, sottolinea come “due di questi biostimolanti sono i prodotti COPUÉ REGENERATION PLUS e PROCUAJE RADICULAR di EDYPRO, che nelle dimostrazioni di campo effettuate in Almeria e nell’isola di Creta (Grecia) hanno confermato come la coltura di pomodoro gestita con queste soluzioni biotecnologiche anche quando sottoposta a stress abiotico (idrico e nutrizionale) mantiene il livello di sviluppo vegetativo, produttivo e l’aumento della qualità organolettica e morfologica dei frutti, la durata di conservazione post-raccolta. In altre parole, riducendo l’acqua e i fertilizzanti, con l’applicazione dei nostri biostimolanti è possibile mantenere la produzione e migliorare la qualità nutrizionale dei frutti. Allo stesso tempo preserviamo l’ambiente e riduciamo l’inquinamento da nitrati nelle falde acquifere”.
La riunione è servita anche per spiegare lo stato di sviluppo dei sistemi decisionali in situazioni di stress, oltre al lavoro di diffusione del progetto e i suoi progressi nel campo scientifico, accademico e pratico sia per gli agricoltori che per i tecnici. Così come per concordare le date delle prossime riunioni.
Il progetto TOMRES, che è già a metà del suo cammino, deve ancora realizzare dimostrazioni sul campo e formazione per la gestione delle colture sotto stress combinato, idrico e nutrizionale con l’obiettivo di applicare nell’agricoltura convenzionale le conoscenze generate all’interno del progetto stesso consegnate nelle mani degli agricoltori.